Del Copyright e dei Brevetti

Ho intenzione di finire il discorso aperto col mio ultimo post.

Lasciamo stare lo scaricamento illegale e poniamoci da un punto di vista più ampio.

La gente ha delle idee, fa delle invenzioni, crea cose: musica, film, macchine per estrarre patate, medicine, algoritmi crittografici. Ed è normale nella nostra società fare arricchire a dismisura il creatore di queste cose, sono protetti dalla legge. Se fai un brevetto, nessuno può sfruttare la tua invenzione per 20 anni [1]. Se fai una canzone, nessuno la può usare per 70 anni. Se crei un medicinale, nessuno può riprodurlo per 30 anni [2].

I brevetti e il copyright costituiscono un enorme freno alla crescità culturale ed intellettuale della nostra società. E và anche peggio di così, la gente muore perchè non può permettersi di pagare le medicine, medicine che nessun’altro può produrre a costo più basso per via dei brevetti. E la cosa è pienamente accettata dalla nostra società.

Ok, c’è chi pensa sia giusto che un invenzione di successo ti possa, ti debba, fare arricchire, a scapito di tutto il resto della società. A me non sembra giusto. Non lo sò, sarà che arricchirmi non è un obiettivo per me. Arricchirmi a scapito di altri, inoltre, mi sembra una cosa brutta.  E’ vero, non tutti siamo dei geni, solo alcune persone possono avere idee così brillanti, ma se è una cosa che può aiutare la società, dovrebbe poter essere distribuita, replicata, modificata e migliorata liberamente. Non esistono eccezioni.

Un esempio: la malaria. La malaria è la seconda malattia infettiva al mondo, dopo la tubercolosi. Al mondo ogni anno ci sono 500 milioni di nuovi casi, lo 0,5% di questi, muoiono [3]. Un milione di persone muore di malaria ogni anno. Le cure, esistono da anni, decine d’anni, ma costano troppo per gli africani e muoiono, tutto questo per permettere a poche persone di arricchirsi.

Abolendo brevetti, abolendo copyright non si uccidono delle persone, se ne salvano molte. Vasco Rossi non sarà più così ricco se tutti i suoi album vengono distribuiti gratis e non prende una lira se un gruppo gli fa delle cover? Bhè immagino possa vivere abbastanza bene quando ogni 2 anni riempie gli stadi di tutta italia…

Non avremo più i film di hollywood da 30 milioni di dollari di costo perchè senza copyright non ci fanno più una lira? Bhè la gente và sempre al cinema, nonostante il p2p, e hollywood per me potrebbe anche smetterla di spendere milioni di dollari in effetti speciali e riproporci sempre le solite merdate.

Ma il discorso non è solo su i film e sulla musica, ma sulle invenzioni. E’ come  insegnare ad un uomo a pescare, piuttosto che  regalargli un pesce. La libertà dell’informazione, della conoscenza dell’umità, che vadano dalla formula della cura alla tubercolesi, alla formula della coca cola, dovrebbero essere LIBERE.

Non è un utopia, succede. Succede con i programmi per pc, tramite il software libero [4] (di cui Linux è il maggior esempio) e succede anche coi farmaci contro la malaria (dall’anno scorso) [5].Io ho scelto di porre il mio blog sotto licenza Creative Commons Attribution-Share Alike che prevede che chiunque possa prendere, riprodurre e modificare tutto quello che scrivo, purchè ne riconosca la fonte e ridistribuisca le infomazioni con una licenza analoga, che permetta a qualcun’altro di prenderne spunto e modificarlo.

Dovrebbe essere così per tutto, l’umanità che migliora se stessa. Tutte le idee possono essere migliorate, aggiustate per situazioni particolari, per il bene di tutti. Copyright e brevetti lo impediscono, per il bene di pochi.

This entry was posted in Riflessioni and tagged , , , . Bookmark the permalink.

3 Responses to Del Copyright e dei Brevetti

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *